L’abbandono di cani e gatti è un fenomeno frequente, ancora molto diffuso lungo tutta la penisola, soprattutto in estate. In Italia, si parla di oltre 130.000 animali domestici all’anno, di cui 80.000 cani e 50.000 gatti.
Abbiamo incontrato Giorgia, che da oltre tre anni lavora al Rifugio di Aura, in provincia di Lecce. Con lei, ci sono i volontari che si occupano dell’accoglienza, della cura e del sostentamento degli animali abbandonati. Giorgia ci ha spiegato come funziona l’attività del rifugio e ci ha raccontato il rapporto con gli ospiti. Soprattutto, ci ha ricordato quanto sia importante rendersi visibili.
Hai sempre lavorato al Rifugio di Aura?
Lavoro lì da più di tre anni. Prima ero una dottoranda in filosofia medioevale, studiavo le premonizioni ricevute nei sogni.
Come sei entrata in contatto con questa realtà?
Ho adottato il mio primo cane mentre scrivevo la tesi di dottorato. Mi ha cambiato così tanto la vita che ho deciso di aiutare altre persone ad innamorarsi, ad incontrare il cane giusto per loro. Quindi ho iniziato a fare volontariato al Rifugio, a conoscere gli ospiti presenti e a farli conoscere alla gente, con la speranza di trovare una casa per ciascuno di loro!
Che rapporto hai con gli ospiti del canile?
Li adoro. Ho un rapporto unico e speciale con ciascuno di loro. Imparo tanto e ogni giorno. Ogni piccolo progresso che osservo in loro per me è un grande traguardo.
Quali sono le attività del Rifugio?
Recuperiamo cani vaganti sul territorio, in particolare nella provincia di Lecce. Di solito si tratta di cani che hanno smarrito la propria casa, abbandonati o feriti. Abbiamo circa 200 ospiti. Io mi occupo della pulizia dei box, di dar loro da mangiare e li accompagno dal veterinario se necessario.
Come vivi le adozioni?
L’adozione è un pezzo di cuore che va a casa. Noi raggiungiamo più o meno le 90 adozioni ogni anno. Credo che la cosa più bella del mondo sia il riscatto dopo l’abbandono. Non perdo mai i contatti con l’adottante e sono sempre a disposizione per loro, qualora dovesse essere necessario il mio aiuto.
Ne ricordi una che ti ha colpito in modo particolare?
L’adozione che mi sta più a cuore è stata quella di Eva, una cagnolina dolce, piccola e buonissima. Era il mio primo giorno da volontaria e dopo averla conosciuta pubblicai il mio primo post di adozione. Non capivo come una cagnolina così perfetta potesse trovarsi nel box di un canile. Chiara e Davide mi contattarono per adottarla. Poi, anni dopo, tornarono per adottare Willy, un setter, dolcissimo anche lui. Li incontro ancora oggi: è come se ci conoscessimo da una vita.
Quali sono le principali necessità del Rifugio?
Ritengo che l’associazione di cui faccio parte e che gestisce il Rifugio non faccia mancare nulla né a noi operatori, né ai cani. Questa è una fortuna… Dunque, l’unica necessità che abbiamo è quella di arrivare a più persone possibile, al fine di trovare la persona giusta per ciascun cagnolino. La difficoltà più grande è la preoccupazione di non riuscire a trovare loro una famiglia. È difficile osservare come il tempo passi e loro continuino a stare lì dentro. Loro di tempo ne hanno veramente poco a disposizione!
Giorgia De Simone, 31 anni, è stata una dottoranda in filosofia medioevale. Durante il dottorato, ha scoperto il suo amore per gli animali e ha cominciato a lavorare per il Rifugio di Aura, in provincia di Lecce.
Aperto tutti i giorni, dalle 11:00 alle 13:00
Masseria Caracci - 5 Km via Adriatica (strada provinciale Lecce-Torre Chianca 73100)