C’è chi d’estate si rifugia al mare e chi, invece, preferisce esplorare le montagne. Cristina Fanelli, originaria di Putignano, potrebbe fare entrambe le cose ma, generalmente, preferisce la seconda. Classe 1998, Cristina è una grafica, appassionata di arte, canottaggio e trekking, nonché referente regionale del gruppo Cai Giovani Puglia. Con lei, abbiamo parlato della sua passione per i cammini, della sua attenzione verso l’ambiente e del suo impegno all’interno del Club Alpino Italiano che, sì, esiste anche in Puglia.
Cominciamo con una domanda a cui avrai dovuto rispondere molte volte: cosa fai nella vita?
Sono Cristina, vivo tra Putignano e Monopoli, ho 27 anni e mi è difficile rispondere a questa domanda. Cosa faccio? Tante cose: lavoro come graphic designer freelance, sono immersa nel mondo delle immagini; faccio la volontaria all’interno del CAI (Club Alpino Italiano), come referente del CAI Giovani Puglia e del CAI Giovani di Gioia del Colle; sono volontaria all’interno di “Specchi”, un progetto di laboratori artistici per persone con disabilità e faccio canottaggio presso il Circolo Canottieri Pro Monopoli.
Da dove nasce la tua passione per l’ambiente e il trekking?
Mi sono iscritta al CAI nel 2021 per iniziare un corso di speleologia. Ho sempre amato gli sport e le attività a stretto contatto con la natura. La mia passione forse nasce per necessità o per una sorta di richiamo interiore, non saprei come definirlo: necessità di bilanciare il mio lavoro, molto focalizzato su progetti da elaborare al computer, con l’uscire all’aria aperta, camminare e camminare per ricaricare le energie. La mia famiglia è sempre stata più legata al mare, nessuno mi ha trasmesso questa passione. L’ho sentita come una voce interiore, una curiosità.
In che modo ti senti legata alla montagna?
L’immagine della montagna mi ha da sempre ispirata e durante l’estate del 2022, durante un periodo personale un po’ difficile, decisi di partire da sola per un’escursione di 4 giorni sulle Dolomiti, con un gruppetto di persone provenienti da tutta Italia, coordinate da una guida esperta. È stata una delle “vacanze” più stancanti e gratificanti che abbia mai fatto. Ho in testa l’immagine dell’arrivo al rifugio Passo Principe, una sensazione unica, a metà tra lo stupore e il brivido. La montagna mi aveva fatto innamorare. Da lì in poi mi sono interessata di più al CAI e il Camp Nazionale CAI Giovani a Corvara in Badia è stata un’altra esperienza che mi ha fatto aprire gli occhi sulle possibilità di essere parte attiva del CAI e del Gruppo Giovani.
Cos’è il CAI?
Per me è un gruppo che condivide una grande passione e la alimenta. Il CAI è una delle associazioni italiane più storiche, nata nel 1863 e ha le spalle larghe e forti. Ha una struttura solida, basata sul contributo di tantissimi volontari nelle sezioni di tutta Italia. C’è tanta curiosità, voglia di esplorare e di condividere sapere ed esperienze a 360°.
Quale pensi sia il messaggio che manda un'associazione come il Club Alpino ai giovani?
Il CAI si è dimostrato molto aperto alle nuove generazioni e il Gruppo di Lavoro Nazionale CAI Giovani ne è un esempio. Dimostra che si può conoscere, esplorare, fare rete, collaborare in tutta Italia, senza aver paura di approcciarsi ad un mondo chiuso o rigido.
Cosa rispondi a chi chiede “A cosa serve il CAI in Puglia dove non ci sono grandi montagne?”
Che non esiste solo la montagna. In Puglia ci sono 5 sezioni CAI: Foggia, Bari, Gioia del Colle, Grottaglie e Lecce. Tutte stilano un ricco programma escursionistico annuale. La montagna è sicuramente la prima immagine che si associa al CAI nell’immaginario dell’aspirazione escursionistica, ma la Puglia ha molto da esplorare e far conoscere. Grotte, gravine, doline, coste, sono tutte lì che ci aspettano. Ci sono la loro storia, i paesaggi con le loro architetture… ogni cosa parla del luogo quando lo si esplora.
A ottobre ci sarà il Camp Cai Giovani del Sud Italia. Ce lo racconti?
Il 3° Camp CAI Giovani del Sud Italia si terrà dal 3 al 5 ottobre presso il Bosco delle Pianelle (Martina Franca-TA). Come gruppo CAI Giovani di Gioia del Colle siamo felicissimi di essere stati scelti per ospitarlo, dopo la Basilicata e la Campania. Sarà una grandissima occasione di incontro tra tutti i giovani soci del CAI delle regioni del Sud Italia e non solo. Sarà aperto anche a chi volesse raggiungerci da qualsiasi regione. Per di più ricorre in un anno speciale, ovvero quello del Cinquantesimo della fondazione della sezione “Donato Boscia” di Gioia del Colle. Durante i tre giorni ci saranno attività in ambiente, principalmente trekking e MTB (mountain bike) di diversa difficoltà e attività di confronto e approfondimento su “Escursionismo consapevole – la sicurezza sui sentieri”. Sarà un evento unico: tre giorni immersi nel magnifico Bosco delle Pianelle, in un’aria di festa e condivisione di storie, escursioni e risate tra 60 ragazze e ragazzi soci CAI. Aspettiamo chiunque voglia partecipare, con gli scarponi ai piedi! Le iscrizioni sono aperte fino al 7 settembre.