Lo Zampino
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Non dirmi che hai paura: la storia di Samia Yusuf Omar

Non dirmi che hai paura

Non dirmi che hai paura è una storia drammatica, che si incolla addosso. Non solo perché è vera, ma perché parla dritta al cuore. Samia Yusuf Omar, oltre che un personaggio, è una voce che resiste, corre, lotta, anche quando tutto intorno a lei crolla.

Giuseppe Catozzella racconta, con delicatezza e strazio, la vicenda di Samia, giovane atleta somala che sogna le Olimpiadi mentre intorno a lei Mogadiscio brucia e si sbriciola tra spari, polvere e paura. Ma Samia non si ferma: corre di notte, col burqa, sotto minaccia, senza allenatori né piste, solo con il vento e la sabbia. Corre per sé stessa, per il padre che la sostiene, per l’amica scomparsa, per la libertà. Corre per vivere.

Dopo la sua partecipazione eroica alle Olimpiadi di Pechino 2008, Samia, abbandonata dalle istituzioni, anche quelle sportive, decide di tentare il viaggio verso l’Europa, per allenarsi e correre “davvero”. È in quel momento che la sua storia diventa metafora di una vicenda collettiva: la “corsa” diviene fuga, speranza, illusione e mostra il viaggio in tutta la sua pericolosità e brutalità. Catozzella non si fa spettacolo del dolore, ma lo racconta con voce sobria e delicata, lasciando che sia la dignità di Samia a parlare e a guardarci negli occhi.


Perché leggere Non dirmi che hai paura

  • Perché è una storia vera e attuale.
  • Perché è una testimonianza potente, che andrebbe insegnata, riletta e custodita.
  • Perché lascia dentro un’eco, una domanda che non smette di farsi sentire: avranno mai fine vicende come quella di Samia?