Lo Zampino
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Cara Giulia: la lettera di Gino Cecchettin a sua figlia

Giulia

Cara Giulia non è un libro. È un memoriale potente, scritto con il cuore da un padre che ha perso troppo presto la propria figlia.
Gino Cecchettin racconta in circa centosettanta pagine la vita di una giovane donna, Giulia, sua figlia: passioni, dolcezza, aspirazioni, carattere, fino a narrare la tragedia della sua perdita violenta.
Il libro è una lettera aperta alla figlia, persa troppo presto: un testo intimo, autentico, mai banale.
Nel volume, Cecchettin, pur esprimendo tutto il suo dolore, affronta con lucidità e fermezza tematiche come la violenza di genere, la cultura patriarcale e il ruolo che la società svolge nell’educazione delle giovani generazioni.
Nel ricordare Giulia, il padre invita tutti - genitori, istituzioni, scuole - a invertire la rotta, auspicando un cambiamento culturale, che metta alla base delle relazioni l’ascolto e il rispetto verso l’altro.

Nel libro Giulia non è idealizzata, è vera, palpabile. È una ragazza come tante, piena di sogni e aspirazioni, fragile e sensibile. Allo stesso modo, l’affetto del genitore è vivo e profondamente umano.
Il libro non vuole solo ricordare un lutto, ma diventa un manifesto contro la violenza e l’indifferenza, una testimonianza, un impegno.



Perché leggere Cara Giulia

- Perchè è un libro vero, potente e necessario.
- Perché i proventi da esso ricavati sono interamente devoluti alla fondazione dedicata alla memoria di Giulia.
- Perché di fronte a vicende come quella di Giulia non si può rimanere indifferenti e la chiamata all’azione sociale deve essere forte, decisa, univoca.